Francia medievale. Philippe è uno speziale che vaga di villaggio in villaggio con al seguito la sedicenne Nina, un’orfana, sua apprendista dal volto deturpato a causa di un incendio. Sentimenti di intolleranza e sospetti li perseguitano, costringendoli spesso a fuggire. Due figure inquietanti si ripresentano ciclicamente nelle loro vite: Alexandra, bellissima e misteriosa, e Jack, lo strano ragazzino dagli occhi acquamarina. Nina è convinta siano esseri maledetti e portatori di sventura...

Anna/Annie è una donna spezzata a metà, incapace di comprendere quale sia la sua personalità reale; è, infatti, in balia di un sogno lucido: ogni volta che si addormenta, o si risveglia a New York, dov'è una brillante donna in carriera, oppure a Sainte Agnès in Provenza, dov'è una madre vedova. L'illusione è talmente concreta da spingere la protagonista a non riconoscersi più nello specchio, ma a vedere un'altra donna diversa da se stessa.

Ombre nel buio è una piccola rassegna "horror", uno studio teatrale sul sentimento dell'inquietudine. Proprio questo sentimento è il filo conduttore dei quattro episodi, ispirati ai radiodrammi americani degli anni '40 e '50. Le quattro storie, seppur diverse, hanno un medesimo un filo conduttore: quattro persone comuni si trovano catapultate improvvisamente in situazioni ai "confini della realtà". Sono maschere tragiche inspiegabilmente sole contro un Fato avverso. Sono spettri inquieti in cerca di pace. Sono Ombre nel Buio!

Jude, Mark, Lara e Paulie sono quattro amici ferventemente liberali. Una sera Lara invita a cena Zack, un camionista dal quale ha ottenuto un passaggio. L'uomo si rivela un antisemita violento. L'inevitabile scontro verbale sfocia in una rissa nella quale Zack rimane accidentalmente ucciso.