«Per tutto il Medioevo (un Medioevo che dobbiamo prolungare molto avanti nell’età moderna) la potente azione del cristianesimo, facendo filtrare senza soste, attraverso le incerte frontiere di regni caleidoscopici, grandi correnti di valori cristiani indipendenti dal territorio, ha contribuito a dare agli occidentali una coscienza comune, oltre le frontiere che li separavano, una coscienza che, laicizzata poco a poco, è diventata una coscienza europea.» — Lucien Febvre
Il feudalesimo è stato all'inizio un modo di esercitare il potere ottenendo l'aiuto di cavalieri e nobili ai quali, in cambio, veniva concesso un feudo. Dopo molti secoli, però, la stessa parola è stata usata anche per indicare una forma di organizzazione della società, dell'economia e della vita politica. Il feudalesimo si è sviluppato soprattutto nelle regioni occidentali dell'Europa, ma qualche volta è comparso anche in altri paesi, come per esempio in Giappone. (Per saperne di più...)
Nel X secolo la popolazione aumentò; la superficie delle terre coltivate si estese. La produzione agricola ebbe un grande aumento grazie all'uso di nuovi strumenti e all'adozione di nuove tecniche di lavoro: ad esempio l'aratro pesante, il collare rigido per i cavalli, i mulini a vento e ad acqua. Anche le condizioni di vita dei contadini lentamente migliorarono.
Contenuti delle slide: 1. L’identità europea 2. Identità islamica e identità cristiana La battaglia di Poitiers 3. La sintesi latino-germanica 4. I monaci copisti 5. Scriptoria e amanuensi 6. Centri di diffusione della cultura 7. L’università nel Medioevo L'università nel Medioevo 8. La sperimentazione politica 9. Feudalesimo (Enciclopedia) 10. Integrazione etnica 11. La crescita demografica 12. Le innovazioni tecniche 13.Lo sviluppo storico dell'agricoltura (Enciclopedia) 14.La scoperta dell'alterità I Vichinghi 15. Le incursioni di Normanni, Ungari e Saraceni 15. Magiari (Enciclopedia) - Saraceni (Enciclopedia) - Normanni (Enciclopedia) 16.La restaurazione di Ottone I 17. Il Sacro Romano Impero Germanico 18. Il Sacro Romano Impero Germanico 19.Ottone II e Ottone III (Enciclopedia) 20. Renovatio imperii (Enciclopedia) 21. Le crociate 22. Le chiese: ortodossa e cattolica (Enciclopedia)
La caratteristica più importante del Basso Medioevo fu lo sviluppo delle città. Queste divennero il centro della vita economica in sostituzione delle corti di campagna. Con l'aumento delle attività commerciali anche il denaro ebbe maggiore circolazione e si svilupparono le prime attività finanziarie: cambi di valuta, depositi, prestiti ad usura. I borghesi, abitanti dei borghi, cosituirono un'importante classe sociale urbana, formata da artigiani, mercanti, avvocati, medici. La loro ricchezza era basata sul denaro e non sulla proprietà terriera. Per difendere i loro interessi, mercanti, artigiani e professionisti si riunirono in corporazioni, associazioni potenti di cui facevano parte tutti coloro che esercitavano lo stesso mestiere.
Contenuti delle slide: 1. La civltà comunale 2. La rivoluzione nell'agricoltura 3. Economia curtense 4. I cavalieri e la civiltà cortese I cavalieri nel Medioevo5. La rinascita delle città 6. Gli effetti della crisi dell'impero 7. Vescovi e cittadini liberi 8. Il Comune come autogoverno 9. I Comuni si rafforzano 10. Le istituzioni nei Comuni 11. Le lotte nel Comune 12. Le prime università 13.La bottega artigiana 14. Lo sviluppo dei commerci 15. La città medievale 16. La nuova borghesia urbana 17. Gli effetti del buon governo 18. Lo sviluppo economico 19. Le repubbliche marinare 20. Venezia e le repubbliche marinare
Poco dopo il Mille schiere di Normanni scesero nell’Italia meridionale, attirati dalle guerre e dalle rivolte, con la speranza di conquistare terre inserendosi nel complicato gioco delle rivalità. Al soldo del principe di Capua fu Rainolfo Drengot, che per primo (1030) ottenne la terra di Aversa. Poco dopo emersero gli Altavilla (Hauteville): Guglielmo Braccio di Ferro (m. 1046) divenne conte di Melfi (1043), Roberto il Guiscardo fu riconosciuto dal papa duca di Puglia e Calabria (1059), Ruggero I tra il 1060 e il 1091 strappò la Sicilia agli arabi e ne divenne conte. In breve tutta l’Italia del Sud divenne signoria normanna. Con Ruggero II, incoronato nel 1130 re di Sicilia, si ebbe l’unificazione di tutte le conquiste normanne in Italia in un potente regno feudale
I comuni italiani facevano parte del Sacro Romano Impero germanico, ma si erano resi indipendenti. per questo l'imperatore Federico I di Svevia (1152), detto il Barbarossa, entrò in conflitto con loro. Sconfitto dalla lega lombarda a Legnano (1176), con la pace di Costanza, riconobbe, di fatto, l'indipendenza dei comuni.
Contenuti delle slide: 1. Le controversie tra i poteri 2. La lotta per le investiture 3. Il concordato di Worms (1122) 4. La dinastia sveva: Federico Barbarossa 5. Scontro tra papato, impero e comuni 6. Il conflitto con i Comuni 7.7. Comune medievale (Enciclopedia • FOCUS «Il giuramento di Pontida» di Giovanni Berchet 8.Guelfi e Ghibellini 9. Federico II e i suoi nemici 10. L'impero da Enrico VI a Federico II 11. Il Regno di Sicilia sotto Federico II 12. Gli equilibri politici dopo Bouvines 13. Il consolidamento delle monarchie inglese e francese 14. Un nuovo impulso al potere della Chiesa 15. La quarta Crociata e l’impero latino d’Oriente 16. La crociata contro gli Albigesi 17. Gli ordini mendicanti 18. Bonifacio VIII 19. Lo Schiaffo di Anagni
Contenuti delle slide: 1. La supremazia del potere papale 2. Gli anni della formazione 3. La carriera curiale 4.Elezione a cardinale 5. Celestino V 6. Elezione al soglio papale 7. Gli ingannevoli consigli del Caetani 8.I primi atti 9. La guerra tra Aragonesi e Angioini 10.RAY PLAY - RAI STORIA Potere e Bellezza: Angioini e Aragonesi 11.L'azione politica 12. La bolla Clericis laicos 13. Lo scontro con i Colonna 14. Il primo Giubileo (1300) 15. Nuovi contrasti con Filippo il Bello 16. La bolla Unam Sanctam 17.Il rapimento del papa
Tra il XII e il XIII secolo sorsero i movimenti religiosi dei valdesi e dei catari, che la loro interpretazione del Vangelo furono considerati eretici. Nella lotta contro le eresie lo strumento più efficace al servizio della Chiesa furono gli ordini mendicanti dei francescani e dei domenicani fondati da San Francesce e San Domenico. I francescani con la povertà della vita e la carità, i domenicani con la predicazone e lo studio, contribuirono al rinnovamento spirituale della Chiesa. Nuovi conventi sorsero in ogni città.
Alla fine dell'XI secolo il papa Urbano II invitò i crisitani ad armarsi per portare aiuto alla cristianità d'oriente, minacciata dai Turchi selgiuchidi. Dal richiamo del pontefice nacque la prima crociata. I cavalieri cristiani partirono da tutta l'Europa sotto la guida di Goffredo di Buglione e conquistarono nel 1099 Gerusalemme e il Santo Sepolcro di Gesù. Tuttavia tutti i regni cristiani sorti in Medio Oriente ebbero una breve durata. Anche Gerusalemme, meno di cento anni dopo (nel 1187) cadde di nuovo in mano ai musulmani.
Contenuti delle slide: 1. Le spedizioni cristiane per liberare il Santo Sepolcro 2. I pellegrinaggi 3. Violenze, bottini e conquiste 4. Le crociate e il commercio 5. La prima crociata 6. La seconda crociata 7. I cavalieri crociati 08. La terza crociata 9. La quarta crociata 10. La crociata contro gli Albigesi 11. La quinta crociata 12. Gli ultimi tentativi crociati 13. Le conquiste cristiane e gli ordini cavallereschi 14. Il fuoco greco
A partire dal XIII secolo Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo cominciarono a trasformarsi da territori divisi e goveranti da molti signori in monarchie nazionali, caratterizzate da un'unica lungua e religione e da un territorio unificato. Accanto ai signori i sovrani nominarono dei funzionari col compito di amministrare lo Stato. Per non dover ricorrere all'aiuto militare dei vassalli cominciarono a crearsi degli eserciti propri, utilizzando anche soldati mercenari. Il rafforzamento delle monarchie spesso si scontrò con le pretese di alcune categorie di sudditi potenti (nobili, clero, ricchi abitanti delle città) che, formarono delle assemblee di rappresentanti, come gli Stati generali in Francia o il Parlamento in Inghilterra.
Contenuti delle slide: 1. Le controversie tra i poteri 2. La lotta per le investiture 3. Il concordato di Worms (1122) 4. La dinastia sveva: Federico Barbarossa 5. Scontro tra papato, impero e comuni 6. Il conflitto con i Comuni 7.7. Comune medievale (Enciclopedia • FOCUS «Il giuramento di Pontida» di Giovanni Berchet 8.Guelfi e Ghibellini 9. Federico II e i suoi nemici 10. L'impero da Enrico VI a Federico II 11. Il Regno di Sicilia sotto Federico II 12. Gli equilibri politici dopo Bouvines 13. Il consolidamento delle monarchie inglese e francese 14. Un nuovo impulso al potere della Chiesa 15. La quarta Crociata e l’impero latino d’Oriente 16. La crociata contro gli Albigesi 17. Gli ordini mendicanti 18. Bonifacio VIII 19. Lo Schiaffo di Anagni
Contenuti delle slide: 1. La rivolta palermitana 2.La fine del dominio imperiale 3. La Battaglia di Benevento (Corriere del Mezzogiorno) 4. La politica angioina 5. La reazione popolare e nobiliare 6. La rivolta 7. L’arrivo degli Aragonesi 8. Federico II d’Aragona 9. La Pace di Caltabellotta 10.Federico III d’Aragona
[...] Dopo la perdita d'influenza della Corona d'Aragona in Occitania, a seguito della battaglia di Muret, il re Giacomo I, detto il Conquistatore, diede inizio nel XIII secolo all'espansione del regno verso il Mediterraneo e il levante peninsulare nell'ambito della Reconquista, riuscendo a strappare agli arabi Maiorca e buona parte dell'attuale Comunità Valenciana. Valencia fu dichiarata capitale di un neocostituito regno dallo stesso nome e dotata di proprie istituzioni, cosicché fu il terzo stato ad entrare nella Corona d'Aragona. L'isola di Maiorca, assieme alla Cerdagna, al Rossiglione e alla città di Montpellier, vennero ceduti a suo figlio Giacomo col nome di Regno di Maiorca, per poi essere reincorporati nel 1349. Seguendo una strategia comune agli altri regni della penisola iberica, i re d'Aragona dotarono i regni della Corona di leggi e fueros (consuetudini) proprie, al fine di limitare l'influenza della nobiltà e garantire una maggiore fedeltà alla monarchia [...].
Con il XIV secolo ebbe inizio un periodo di grave crisi. Lo sviluppo economico subì un brusco arresto e la popolazione diminuì molto.
Una delle cause principali del calo demografico fu una grave epidemia di peste nera, che colpì molte regioni dell'Europa e nel 1347 arrivò in Italia. Insieme alla peste altre calamità imperversarono sull'Europa: carestie, epidemie, lunghe guerre. Le campagne spopolate produssero sempre meno; i contadini vivevano in condizioni durissime. Spinti dalla miseria, e costretti a subire pesanti imposizioni (lavori gratuiti e tasse), scatenarono molte rivolte.
Contenuti delle slide: 1. Un punto di rottura 2.La peste 3. I costi umani 4. Cattività avignonese e Scisma d'Occidente 5. La guerra dei cent'anni 6. Le rivolte popolari in Francia(jacquerie) 7. Il Tumulto dei Ciompi a Firenze 8. Lo Scisma d’Occidente 9. La Chiesa "tricefala" 10.La fine dello Scisma
I rapporti tra impero e papato continuarono ad essere difficili e le due istituioni persero prestigio. Nel 1312 l'imperatore Enrico VII scese in Italia per riaffermare l'autorità dell'impero ma la sua impresa fallì. Il papa Bonifacio VIII organizzò nell'anno 1300 un solenne anno santo o giubileo, il primo della cristianità. Il re di Francia, Filippo il Bello, si rifiutò di riconoscere l'autorità del papa: lo fece addirittura catturare e lo tenne prigioniero.
La cattività avignoneseLa Chiesa di Roma fu molto indebolita e per circa settant'anni tutti i papi furono francesi e la sede del pontefice fu trasferita nella città francese di Avignone. Durante questa lunga crisi a Roma scoppiarono numerose rivolte, tra le quali la più nota è quella guidata da Cola di Rienzo. La sede papale fu riportata a Roma nel 1376 da papa Gregorio XI, ma i Francesi continuarono ad eleggere antipapi e le lotte non cessarono. Solo nel 1417 si concluse lo "scisma d'Occidente" e la Chiesa ritrovò finalmente la sua unità.
Conflitto che tra il 1339 e il 1453 impegnò Inghilterra e Francia. Costituì l’ultima fase della lotta intrapresa dai Plantageneti contro la monarchia francese fin dal XII secolo.
Edoardo III, re d’Inghilterra e duca d’Aquitania, nipote di Filippo IV il Bello, proclamò il suo diritto alla corona francese (1336), assunse il titolo di re di Francia (1337) e diede inizio alle ostilità assediando Cambrai (1339). Dopo una tregua tra il 1343 e il 1345, gli Inglesi conseguirono due importanti vittorie: nel 1346 a Crécy e nel 1356 a Poitiers, devastarono il suolo francese e catturarono Giovanni II, re di Francia. Seguì la Pace di Brétigny (1360) con cui Edoardo III, rinunciando ai diritti ereditari sulla Francia, pretese però il dominio di tutta l’Aquitania e di Calais. Si concluse così la prima fase della guerra cui seguì una ripresa dei Francesi a opera di Carlo V, che riconquistò il territorio occupato dagli Inglesi (1368-80)...
Contenuti: 1. Le ragioni dinastiche, politiche ed economiche 2. La guerra dei cent'anni 3.La contesa dinastica tra Francia e Inghilterra 4.La prima fase del conflitto 5.Tattiche militari a confronto 6.La seconda fase del conflitto 7.La Francia in ginocchio 8.La fine della guerra 9.Giovanna d’Arco 10.La vita di Jeanne d’Arc 11.Carlo VII viene consacrato a Reims 12.Il nemico si riorganizza 13.Il processo
Nel Trecento in Italia decaddero definitivamente i Comuni e si affermarono le Signorie. Conquistato il potere, i Signori cercarono di ampliare il territorio della propria città, scendendo in guerra contro le città vicine. Alcuni riuscirono a fondare veri e propri Stati regionali. I cinque grandi Stati regionali protagonisti della vita italiana a partire dalla fine del Trecento e per tutto il Quattrocento furono: il Ducato di Milano, la Repubblica di Firenze, la Repubblica di Venezia, lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli.
Il Ducato di Milano – Gian Galeazzo Visconti prese il potere a Milano nel 1385; sotto di lui la potenza viscontea raggiunse il culmine, controllando importanti città del Veneto, della Toscana e dell’Umbria. Dopo la sua morte il potere dei Visconti si ridusse a Milano e alla Lombardia.
La Repubblica di Firenze – A partire dalla seconda metà del Trecento, la Repubblica di Firenze conquistò varie città toscane, ma anche questa espansione non si concretizzò in un assetto stabile e in una struttura centralizzata. Nel 1434 Cosimo dei Medici si impadronì del potere, grazie alla sua immensa ricchezza e all’appoggio del popolo e di alcune potenti famiglie. Non vi furono modifiche istituzionali, nonostante il suo potere fosse assai simile a una Signoria [...]
Contenuti delle slide: 1. Una nuova forma istituzionale 2. L’evoluzione da Comune a Signoria 3. Signorie e arte cittadina 4. Signorie e arte cittadina 5.Dante e le corti italiane 6. Cangrande della Scala 7.Le signorie nello Stato pontificio 8. La legittimazione delle Signorie 9. Le spedizioni imperiali in Italia 10. I principati (e la Bolla d'oro) 11. Nuovi equilibri istituzionali 12. La Camera degli sposi nel palazzo ducale di Mantova 13. Firenze 14. L’arte nella Firenze medicea 15.Verso la pace di Lodi 16. Il palazzo ducale di Urbino 17. La politica dell’equilibrio e la Pace di Lodi
Si proclamava erede di Gengis Khan ed è stato, tra ‘300 e ‘400, uno dei più grandi condottieri della storia: Tamerlano. Il suo nome è fortemente legato a un altro nome leggendario: Samarcanda, la città dove è sepolto. Storia e mito si intrecciano ripercorrendo le orme di Tamerlano fino ai suoi discendenti, i fondatori dell’Impero Moghul in India.Dalle steppe dell’Asia centrale alla conquista della Persia cosa è stato l’impero di Tamerlano? L’unione dei popoli islamici o un ponte tra culture diverse? Da una parte, infatti, Tamerlano difende la propria religione, l’Islam, ma combatte contro i mongoli, di cui si proclama discendente, e i musulmani. Non attacca, invece, l’Europa, anzi, favorisce i commerci.Eppure, dopo la morte, il suo impero si frantuma. Resta Samarcanda, il gioiello del suo Impero.
Il Quattrocento si apre su uno scenario ancora segnato dalla contrazione demografica ed economica che ha attraversato nel secolo precedente i Paesi europei, soprattutto quelli più sviluppati dell’Europa occidentale. Diminuiscono gli indici di rendimento per unità seminata dei principali prodotti (grano, segale, orzo) e dei prezzi dei cereali, molti suoli coltivati e interi villaggi rurali vengono abbandonati, si allargano i boschi e i pascoli a detrimento dei coltivi, mentre la popolazione tende all’inurbamento: sono le città, dalle capitali ai piccoli agglomerati, dove si raccolgono i patriziati e le borghesie, a costituire i centri di organizzazione del territorio; anche gli scambi subiscono un rallentamento che mette in difficoltà i mercanti e provoca il fallimento di alcune compagnie commerciali. Ben diversa dall’immagine trionfante con la quale era iniziato il Trecento è anche quella che offre di sé il papato: due pontefici, a volte tre, due collegi cardinalizi, due curie, una a Roma e l’altra ad Avignone.[...]
[...] Nel corso del secolo XV andò consolidandosi nella penisola italiana un sistema di stati regionali fondato su cinque maggiori potenze: Venezia, Milano, Firenze, stato pontificio e Napoli. Nel 1454 Milano (con Francesco Sforza) e Venezia firmarono la pace di Lodi, che pose fine a un lungo periodo di lotte. Subito dopo prese vita una lega tra i maggiori stati italiani, che stabilì una "politica dell’equilibrio" durata un quarantennio. Il XV e il XVI furono secoli di incomparabile splendore per l’Italia, che, con il suo sviluppo economico e la cultura rinascimentale, diventò il centro della civiltà europea (Umanesimo e Rinascimento). Ma a tale splendore corrispondeva un’accentuata debolezza politica e militare di fronte alle potenti monarchie nazionali di Spagna e Francia. La politica di "equilibrio" che regolava i rapporti fra gli stati regionali crollò infatti di fronte all’azione espansionistica di queste monarchie. Nel 1494 Carlo VIII di Francia invase l’Italia, inaugurando un lungo periodo di guerre fra francesi e spagnoli per l’egemonia. Già nel 1495, tuttavia, il sovrano, contro cui si era levata una lega costituita da Austria, Spagna, Milano, Venezia e la Chiesa, dovette riguadagnare le Alpi. Fra il 1494 e il 1498 Firenze conobbe l’esperimento della "repubblica piagnona", messo in atto da fra Gerolamo Savonarola, infine travolto dall’ostilità del papato e dalle opposizioni interne. Nel 1499 Luigi XII di Francia ripeté l’invasione e si impadronì di Milano. Ma la guerra che seguì con la Spagna diede a questa il possesso di Napoli. Divenuta mira delle brame di Austria, Francia, Spagna, del papa Giulio II e altri stati italiani, stretti nella lega di Cambrai, Venezia lottò con successo fra il 1508 e il 1510 per la propria esistenza [...].
Contenuti delle slide: 1. Una nuova forma istituzionale 2. L’evoluzione da Comune a Signoria 3. Signorie e arte cittadina 4. Signorie e arte cittadina 5.Dante e le corti italiane 6. Cangrande della Scala 7.Le signorie nello Stato pontificio 8. La legittimazione delle Signorie 9. Le spedizioni imperiali in Italia 10. I principati (e la Bolla d'oro) 11. Nuovi equilibri istituzionali 12. La Camera degli sposi nel palazzo ducale di Mantova 13. Firenze 14. L’arte nella Firenze medicea 15.Verso la pace di Lodi 16. Il palazzo ducale di Urbino 17. La politica dell’equilibrio e la Pace di Lodi
Nel Sacro Romano Impero germanico il potere dell'imperatore era molto diminuito. dal 1431 la corona imperiale passò alla famiglia degli Asburgo, che rese l'Austria il centro dell'impero. Anche l'impero bizantino era ormai in decadenza. Di ciò seppero approfittare i Serbi che, a spese dell'impero, crearono il regno della «Grande Serbia». Pià tardi i Turchi si impadronirono dell'intera penisola balcanica e posero fine all'impero bizantino conquistandone nel 1453 la capitale Costantinopoli. Il nuovo impero ottomano sorto nella penisola balcanica e la presenza turca nel Mediteraneo resero pericolose le rotte verso oriente e costituirono a lungo una minaccia per l'Europa.
Contenuti delle slide: 1. Una civiltà al crocevia tra Europa e Asia 2. L’uso dei termini 3. La Nuova Roma 4. Coordinate storiografiche 5. Trattati unificanti e identitari 6. Le due capitali 7. La scelta delle capitali 8. Un grandioso progetto urbanistico 9. Le strutture urbanistiche 10. L'impero di Giustiniano 11. La risistemazione delle leggi 12. La condizione femminile nell'Impero d'Oriente 13. Le conquiste di Giustiniano 14. I mosaici di Ravenna 15. La minaccia degli Slavi 16. Il regno bulgaro 17. Tra VII e X secolo 18. L'iconoclastia 19. Lotte tra romani e patriarchi bizantini 20. Verso il concilio di Nicea 21. Lo scisma cattolici-ortodossi 22. Costantinopoli: punto di incontro tra civiltà 23. La prima caduta di Costantinopoli (1204) 24. L'impero latino d'Oriente
Vissuto in Germania durante il XV secolo, Johann Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili. Questa tecnologia ha permesso la nascita dell'industria libraria e la diffusione della cultura tra persone che altrimenti mai avrebbero potuto permettersi di comperare un libro. La Bibbia stampata da Gutenberg fu il primo best seller della storia...
La Cina è sede di una delle più antiche civiltà del mondo dotata di scrittura sin dal secondo millennio a. C.. Il nome Cina deriva, secondo la leggenda, dagli imperatori Chin che nel III secolo a. C. la unificarono costruendo la famosa Grande Muraglia. Nell’organizzazione dell’Impero cinese attraverso una serie di dinastie succedutesi nei secoli, prevedeva nel ruolo di funzionari statali i mandarini, detentori della scrittura. La dinastia Ming, succedutasi all’occupazione mongola del XIII secolo, è conosciuta come quella che diede lustro economico e culturale all’Impero cinese. In questo periodo la Cina venne sottoposta a forte isolamento: gli unici che giunsero ad avere un contatto con le popolazioni dell’Impero furono i Portoghesi che nel XVI secolo ottennero una base commerciale a Macao.
Le scoperte geografiche in America Latina misero in contatto gli Spagnoli con popolazioni dall'antica e fiorente civiltà: gli Incas, gli Aztechi e i Maya. Le prime due popolazioni, di tradizione guerriera, abitavano rispettivamente il territorio messicano e la regione montuosa del Perù, i Maya erano presenti nella fascia oggi compresa fra il Guatemala e il Messico. Queste popolazioni organizzate con una struttura sociale rigidamente piramidale erano basate su un'economia quasi esclusivamente agricola. Le loro civiltà svilupparono molto le conoscenze astronomiche e scientifiche (calendario, eclissi) e le espressioni artistiche e religiose (templi a gradini, piramidi), mentre rimasero arretrate sul piano tecnologico: non conoscevano affatto l'uso della ruota e non sapevano lavorare il ferro. Questo tratto pose i presupposti per la disfatta cui andarono incontro una volta entrate in contatto con i conquistatori europei la cui superiorità militare era evidenziata dall'uso delle armi da fuoco e dal cavallo. [...]
Contenuti delle slide: 1. Le e civiltà maya, azteca e inca 2.Il nuovo clima culturale e le tecniche di navigazione 3. Planisfero del XV secolo basato sugli studi di Tolomeo 4. Nuovi orizzonti culturali e geografici 5. Un nuovo continente 6. I viaggi di esplorazione 7. L’America precolombiana 8. I Maya 9. La piramide a Zaculeu, Guatemala 10. Gli Aztechi 11. L'impero azteco 12. Cultura e religione 13. La conquista di Tenochtitlán 14. . La scienza nel mondo precolombiano (Enciclopedia) 15. Quetzalcoatl in forma umana (Enciclopedia) 16. I conquistadores 17. La civiltà inca 18. Il mitico Eldorado 19. 20. 21. 22. 23. 24.
Partito a circa quarant'anni per trovare un'altra rotta per arrivare alle Indie, Cristoforo Colombo si ritrova davanti a terre e genti mai viste prima. Ripercorreremo la formazione e le idee, i calcoli e lo spirito d'avventura dell'uomo che ha scoperto l'America. Il viaggio in un mare inesplorato e immenso, i malumori dell'equipaggio, fino all'incredibile scoperta. Colombo riesce in un'altra impresa, ancora più rischiosa, quella di tornare indietro e raccontare ciò che ha visto. È il primo dei suoi quattro viaggi nel nuovo Mondo. Niente sarà più come prima.
Contenuti delle slide: 1. Il navigatore che realizzò il primo giro del mondo 2. I risultati scientifici 3. Le date 4. I più importanti viaggi di esplorazione 5. Marco Polo, Vasco da Gama, Cristoforo Colombo (Enciclopedia) 6. Raggiungere l’Oriente 7. I quattro viaggi di Cristoforo Colombo 8. La circumnavigazione del globo 9. Lo Stretto di Magellano 10. L’attraversamento del Pacifico 11. Il viaggio di Magellano 12. Fu El Nino a spingere Magellano (Corriere della sera) 13. I risultati del viaggio 14. Il planisfero tolemaico 15. La distribuzione delle terre e dei mari 16. La sfericità della Terra 17. Altri risultati di Magellano 18. La linea del cambiamento di data 19. La linea del cambiamento di data 20. Il progresso delle conoscenze 21. Antonio Pigafetta (Enciclopedia)
Contenuti delle slide: 1. L'epoca della grandi scoperte 2.Le motivazioni economiche 3. La caduta di Costantinopoli 4. I viaggi di esplorazione 5. Nuovi orizzonti geografici 6. Scopritori e viaggiatori del Cinquecento 7. Il progetto di Colombo 8. Il primo viaggio di Colombo 9. I viaggi successivi 10. La scoperta dell'America 11. Inizia la conquista del Nuovo Mondo 12. Il progresso tecnologico 13. Il genocidio dei popoli amerindi 14. Todorov, il problema dell’"altro" 15. Bartolomé de las Casas denuncia le violenze spagnole contro gli Amerindi 16. Il dibattito in Spagna sulla natura degli Indios 17. La distruzione delle Indie occidentali 18. Planisfero di Cantino 19. La nascita degli imperi coloniali 20.Mercato europeo e mercato americano 21. L’esportazione dei metalli preziosi 22.La fine della centralità del Mediterraneo 23. La schiavitù nella società americana 24. Da Siviglia ad Anversa
[Il Cinquecento fu dominato dal Rinascimento, un] periodo di "rinascita" conosciuto dall’Italia e dall’Europa tra la fine del Trecento e la prima metà del Cinquecento. Si trattò del periodo che pose fine al Medioevo e diede inizio all’Età moderna. Il Rinascimento è strettamente associato con l’Umanesimo, per il posto centrale che vi ebbe la ripresa su vasta scala delle humanae litterae, a partire dalla riscoperta della cultura greco-romana. Del Rinascimento l’Italia fu centro impareggiabile.
Nel 15° sec. il principale centro di irradiazione del Rinascimento fu la Repubblica di Firenze. Accanto a Firenze, giocarono un ruolo decisivo anche molte altre corti italiane, come la corte dei Montefeltro a Urbino, quella degli Este a Ferrara, quella dei Gonzaga a Mantova, e, non ultime, anche la Repubblica di Venezia e la Santa Sede. Favorita dall’invenzione della stampa, nel corso del primo Cinquecento la nuova cultura del R. si diffuse ulteriormente, influenzando profondamente la cultura dei principali Stati europei e coinvolgendo in maniera sempre più profonda la riflessione politica e scientifica.
La segregazione [degli ebrei] trovò il culmine con la costituzione del primo ghetto, che fu quello di Venezia, realizzato nel 1516. Poi nel 1555 una bolla di papa Paolo IV stabilì che tutti gli ebrei residenti negli Stati Pontifici dovevano abitare in una o più vie isolate da un muro e con una sola via d’ingresso e di uscita. Dopo quello di Roma sorsero i ghetti di Bologna e Ancona; fra il XVI e il XVIII secolo si edificarono ghetti a Verona, Padova, Rovigo, Ferrara, Urbino, Pesaro, Senigallia, Modena, Reggio, Mantova, Torino, Vercelli, Trieste, Casale ecc. [...]
[...] L'Inghilterra, la Francia e l'Olanda si affrettarono a organizzare viaggi ed esplorazioni rompendo il monopolio ispano-portoghese. Le spedizioni di Cortés (1519-35), Pizarro (1531-35) e Cartier (1534-41) inaugurarono la pratica degli Stati europei di acquisire le terre di nuova scoperta, mentre continuavano le esplorazioni delle coste atlantiche del continente americano nei viaggi dei fratelli Caboto (1497, 1508, 1553-57), di Amerigo Vespucci (1499-1501) il quale dimostrò coi suoi viaggi che quello scoperto da Colombo era un nuovo continente chiamato appunto America, e grazie ai viaggi di da_Verrazano (1524) e Hudson (1607-10).
Nel Cinquecento l’economia europea è in forte ripresa. Prima di tutto ricomincia a crescere la popolazione, dopo che la grave crisi del XIV secolo, in parte determinata dall’epidemia della Peste Nera, aveva invertito il processo di crescita. Contemporaneamente si estendono le coltivazioni perché, a causa dell’aumento demografico, la domanda di prodotti alimentari è molto forte. Il commercio si espande e assume dimensioni veramente mondiali toccando, dopo le scoperte geografiche, tutti i continenti, ad eccezione dell’Oceania che resta l’unica zona del pianeta non ancora esplorata.
[Il Cinquecento è un secolo di crescita e di sanguinosi conflitti, come la lunga guerra tra Francia e Spagna]. [...Francoforte, 1519] i principi elettori vi si sono dati convegno per eleggere il successore dell’Imperatore Massimiliano d’Asburgo, che è morto da poco. L’elezione, in base alla Bolla d’oro emanata da Carlo IV di Lussemburgo nel 1356, è di competenza di sette grandi feudatari tedeschi, tre ecclesiastici (i Vescovi di Colonia, Treviri e Magonza) e quattro laici (il Re di Boemia, il duca di Sassonia, il marchese di Brandeburgo e il conte del Palatinato). Il 28 giugno le campane della città suonano a distesa, tutta Francoforte è in festa: l’Imperatore è stato eletto – si tratta di Carlo (Carlo V), il nipote del defunto Massimiliano, un giovane di 19 anni. L’unico voto contrario è stato quello del Vescovo di Treviri e l’unica astensione è stata quella di Federico di Sassonia, per protesta contro la venalità degli altri elettori.[...] La storia inglese del Cinquecento viene diretta dalla famiglia Tudor. Enrico Tudor, conte di Richmond, discende in linea femminile dalla Casa dei Lancaster e sposa Elisabetta, unica superstite degli York: in tal modo unisce le due fazioni e pone termine alla Guerra delle Due Rose. Salito al trono col nome di Enrico VII nel 1485, dà nuovo prestigio alla Monarchia, sviluppa le industrie tessili, favorisce le esportazioni, rende più potente la flotta, istituisce molte scuole e migliora la giustizia; comincia a stabilire contatti e rapporti amichevoli con l’Irlanda e la Scozia, ponendo le basi per una unificazione del Paese. [...] Il Cinquecento è il secolo che vede l’apogeo dell’Impero Ottomano. [...]
Contenuti: 1.Carlo V, l’ultimo imperatore 2. Una nuova responsabilità politica • L'albero genealogico di Carlo V 3.I problemi politici 4.L'ideale dell’imperatore 5.La diffidenza tra fiamminghi e spagnoli 6.La rivolta dei comuneros 7.L’ideale della renovatio imperii 8. L'aquila imperiale 9.Una "monarchia composita" 10.Carlo V e "le guerre d’Italia" 11. La guerra tra Carlo V e la Francia 12.La lotta contro i Turchi fino a Lepanto 13. La battaglia di Lepanto 14. La Germania e la Riforma protestante 15. La riforma di Martin Lutero 16.Verso il Concilio di Trento 17.La rottura dell’unità cristiana 18.La fine dell'unità religiosa europea (Pace di Augusta 1555) 19. L’abdicazione di Carlo V 20.Il fallimento della politica di Carlo V
Indice dei contenuti video: La guerra tra Carlo V e la Francia La battaglia di Lepanto La riforma di Martin Lutero
[La battaglia di Lepanto fu uno] scontro navale combattuto all'imboccatura del Golfo di Corinto (Grecia) il 7 ott. 1571 tra le forze della Lega santa (Spagna, Venezia, Roma e altri Stati italiani, al comando di don Giovanni d'Austria, 1547-1578) e quelle turche (comandate da Mehmet Ali Pascià, m. 1571). Il casus belli era stato l'attacco turco a Cipro (possedimento veneziano) l'anno precedente. La vittoria cristiana segnò l'inizio della decadenza marittima ottomana.
Contenuti: 1.Carlo V, l’ultimo imperatore 2. Una nuova responsabilità politica • L'albero genealogico di Carlo V 3.I problemi politici 4.L'ideale dell’imperatore 5.La diffidenza tra fiamminghi e spagnoli 6.La rivolta dei comuneros 7.L’ideale della renovatio imperii 8. L'aquila imperiale 9.Una "monarchia composita" 10.Carlo V e "le guerre d’Italia" 11. La guerra tra Carlo V e la Francia 12.La lotta contro i Turchi fino a Lepanto 13. La battaglia di Lepanto 14. La Germania e la Riforma protestante 15. La riforma di Martin Lutero 16.Verso il Concilio di Trento 17.La rottura dell’unità cristiana 18.La fine dell'unità religiosa europea (Pace di Augusta 1555) 19. L’abdicazione di Carlo V 20.Il fallimento della politica di Carlo V
[... La Riforma] scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla riscoperta del Vangelo come annuncio della libera grazia di Dio, donata al peccatore indipendentemente dai suoi meriti, e dalla critica della degenerazione morale e spirituale della Chiesa. Data convenzionale di inizio della R.p. è il 31 ott. 1517, giorno in cui M. Lutero avrebbe affisso alla porta della chiesa del castello di Wittenberg le sue 95 tesi contro lo scandalo delle indulgenze, affrontando i problemi della penitenza, del peccato e della grazia. La dottrina luterana divenne arma di lotta politica dei principi tedeschi, che videro in essa la possibilità di sottrarsi all'autorità imperiale e di incamerare i beni ecclesiastici. [...]
Contenuti: 1.Carlo V, l’ultimo imperatore 2. Una nuova responsabilità politica • L'albero genealogico di Carlo V 3.I problemi politici 4.L'ideale dell’imperatore 5.La diffidenza tra fiamminghi e spagnoli 6.La rivolta dei comuneros 7.L’ideale della renovatio imperii 8. L'aquila imperiale 9.Una "monarchia composita" 10.Carlo V e "le guerre d’Italia" 11. La guerra tra Carlo V e la Francia 12.La lotta contro i Turchi fino a Lepanto 13. La battaglia di Lepanto 14. La Germania e la Riforma protestante 15. La riforma di Martin Lutero 16.Verso il Concilio di Trento 17.La rottura dell’unità cristiana 18.La fine dell'unità religiosa europea (Pace di Augusta 1555) 19. L’abdicazione di Carlo V 20.Il fallimento della politica di Carlo V
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Il termine riforma cattolica designa il rinnovamento iniziato prima del comparire del protestantesimo all'interno della Chiesa cattolica al fine di eliminare gli abusi in nome della fedeltà ai principi evangelici. La corrente riformatrice si afferma nel '500 interessando la spiritualità, la devozione, l'apostolato, la teologia, la disciplina e le strutture ecclesiastiche, la letteratura e le arti. L'aspirazione a una più profonda interiorità cristiana e una più radicale dedizione ai poveri era già stata manifestata da movimenti di ritorno all'osservanza delle regole originarie nel francescanesimo e nel sorgere di nuove confraternite di clero e laici nel '400. Ancor più sentita diviene poi la preoccupazione della "riforma personale" attraverso cui correggere nella propria persona e con il proprio impegno i mali lamentati nella Chiesa e reagire al disimpegno religioso e morale. [...]
A lungo il Vecchio Continente è dilaniato da guerre che, seppure giustificate da motivazioni di carattere religioso che ancora vedono scontrarsi cattolici e protestanti, di fatto nascondono interessi politici ed economici e portano a profondi mutamenti negli equilibri e nei rapporti di forza tra gli Stati europei. All’inizio del XVII secolo, forti motivi di scontro fra cattolici e protestanti sono presenti soprattutto nei territori tedeschi. La pace di Augusta (1555) aveva stabilito per i principi dell’Impero la libertà di scegliere se professare la religione cattolica o quella protestante, con l’obbligo per i sudditi di adeguarsi alla scelta del loro sovrano (cuius regio, eius religio). Questo però non basta a sedare gli odi e gli antagonismi religiosi, che nascondono perlopiù interessi di carattere politico. In Germania si creano due opposti schieramenti, l’Unione protestante e la Lega cattolica, che per molti anni impediscono la riconciliazione religiosa e l’assestamento politico dell’Impero.
Contenuti: SPAGNA 1.Filippo II, il paladino della Chiesa Cattolica 2. La Spagna di Filippo II 3.La potenza spagnola 4. L'Escorial 5.La politica interna 6. Autodafé in Plaza Mayor a Madrid •Inquisizione (Enciclopedia) 7.La politica matrimoniale 8.La vittoria sui Turchi 9.La sconfitta dell’Invincibile Armata 10. Elisabetta e l'armata spagnola FRANCIA 11.La Francia di Francesco I 12.Le guerre di religione 13. La notte di San Bartolomeo Le guerre di religione in Francia 14.La guerra dei tre Enrichi INGHILTERRA 15.I Tudor 16. L’età elisabettiana 17. Pirati e corsari (Enciclopedia) 18. L'Inghilterra di Elisabetta
[...] Schiacciato fra due secoli "progressivi", moderni o addirittura rivoluzionari, il Seicento non ha avuto per lo più una buona stampa. Secolo di crisi, "secolo di ferro", di guerre, rivolte, oscurantismo, assolutismo e "rifeudalizzazione", pseudopoesia, il Seicento appare, nel migliore dei casi, come una parentesi oscura, un contrattempo nel percorso trionfale di affermazione della modernità. In Italia ha a lungo pesato l’immagine manzoniana di un secolo "sudicio e sfarzoso", segnato dal dominio straniero, dall’arroganza di una nobiltà inetta e retriva, dal conservatorismo culturale e sociale, dal controllo oppressivo della Chiesa controriformistica e dal tradimento di una borghesia mercantile e finanziaria che pure nel Cinquecento era sembrata ancora così dinamica. D’altra parte il fatto che l’Italia del Seicento avesse legato le sue sorti a una Spagna la cui «declinación» (decadenza) veniva lamentata dai suoi intellettuali più attenti già dall’inizio del secolo, non è stato d’aiuto. [...]
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza del cristianesimo in ogni ambito della cultura. Ciò significa non soltanto che gli assunti e le questioni religiose incidevano sulla scienza a un livello che oggi sarebbe impensabile, ma anche che l'ortodossia religiosa era socialmente imposta. La Riforma introdusse una molteplicità di "ortodossie" cristiane, senza però attenuare la pressione politica in difesa della correttezza religiosa. Si verificò, anzi, il contrario: non solo gli eretici furono perseguitati in tutta l'Europa (la definizione di eresia variava a seconda dei contesti geografici e politici), ma furono perfezionate le tecniche del controllo religioso, dalle spie della moralità nella Ginevra calvinista agli indici dei libri proibiti, prodotti in gran parte dalla Chiesa cattolica, ma presenti, in minor misura, anche nei paesi protestanti.[...]
Contenuti: 1.L’esaltante avventura del pensiero 2.Un secolo di crisi 3. La Guerra dei Trent'anni 4. La peste del Seicento 5. Essere o non essere: la crisi dell’uomo moderno 6.La rivoluzione scientifica 7. Il metodo di Galileo 8.La rivoluzione del pensiero 9. Cartesio e la nascita della filosofia moderna 10. Spinoza e il problema della libertà (Massimo Cacciari) 11. Scienze e fede: l’intolleranza religiosa 12. Il Tribunale dell'Inquisizione 13. Le vittime dell’intolleranza cattolica 14. Streghe ed eretici: i bagliori dei roghi in Europa
Durante il lungo regno di Elisabetta I, nella seconda metà del Cinquecento, l'Inghilterra divenne una grande potenza politica e commerciale e gettò le basi del suo vasto impero coloniale. Elisabetta fu l'artefice di questa trasformazione, diventando presto il simbolo della potenza inglese. Figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, Elisabetta aveva appena tre anni quando sua madre fu condannata a morte sul patibolo per permettere a Enrico VIII di prendere una nuova moglie. Dopo la morte del padre (1547), durante i brevi regni di Edoardo VI e soprattutto di Maria la Cattolica, entrambi figli di Enrico VIII con mogli diverse, Elisabetta subì pressioni e minacce. Il 17 novembre 1558, a venticinque anni, salì al trono, e fino al marzo 1603, per quasi cinquant'anni, governò il paese con saggezza e grande abilità diplomatica, all'interno e all'esterno. Nonostante le pressioni del Parlamento e di alcuni membri della corte, rifiutò di sposarsi. Regnò da sola e non si legò a dinastie straniere o a fazioni nobiliari in lotta tra loro: con grande abilità fece finta di accettare ora uno ora l'altro candidato al matrimonio, sfruttando sempre la situazione a suo vantaggio. [...]
Contenuti: SPAGNA 1.Filippo II, il paladino della Chiesa Cattolica 2. La Spagna di Filippo II 3.La potenza spagnola 4. L'Escorial 5.La politica interna 6. Autodafé in Plaza Mayor a Madrid •Inquisizione (Enciclopedia) 7.La politica matrimoniale 8.La vittoria sui Turchi 9.La sconfitta dell’Invincibile Armata 10. Elisabetta e l'armata spagnola FRANCIA 11.La Francia di Francesco I 12.Le guerre di religione 13. La notte di San Bartolomeo Le guerre di religione in Francia 14.La guerra dei tre Enrichi INGHILTERRA 15.I Tudor 16. L’età elisabettiana 17. Pirati e corsari (Enciclopedia) 18. L'Inghilterra di Elisabetta
Le guerre di religione furono una conseguenza della diffusione della Riforma e lacerarono l'Europa tra il XVI e il XVII secolo. Scoppiarono in Germania, in Francia, nei Paesi Bassi e nell'Europa nordorientale. Il conflitto più duraturo, e che coinvolse questi e altri paesi, fu la guerra dei Trent'anni (1618-48), provocata dal tentativo degli Asburgo di instaurare nel cuore dell'Europa uno Stato cattolico.
In Germania -
L'imperatore Carlo V decise di contrastare il passo al luteranesimo trionfante ordinando ai principi e alle città passate alla nuova confessione religiosa la restituzione delle terre strappate alla Chiesa. [...]
In Francia - [...] Le dottrine della Riforma si diffusero ampiamente in Francia, anche se soprattutto i ceti borghesi rimasero fedeli al cattolicesimo e la maggioranza si dimostrò intollerante nei confronti delle altre confessioni religiose. [...] Nei Paesi Bassi - I Paesi Bassi rientravano nei domini di Filippo II, che li aveva ereditati dal padre Carlo V. Essi erano divisi per lingua e religione: le regioni settentrionali (corrispondenti all'attuale Stato dei Paesi Bassi, che noi spesso chiamiamo Olanda) erano di stirpe fiamminga e di religione calvinista, quelle meridionali (corrispondenti all'attuale Belgio), cattoliche, erano di stirpe vallona.[...]
Contenuti: SPAGNA 1.Filippo II, il paladino della Chiesa Cattolica 2. La Spagna di Filippo II 3.La potenza spagnola 4. L'Escorial 5.La politica interna 6. Autodafé in Plaza Mayor a Madrid •Inquisizione (Enciclopedia) 7.La politica matrimoniale 8.La vittoria sui Turchi 9.La sconfitta dell’Invincibile Armata 10. Elisabetta e l'armata spagnola FRANCIA 11.La Francia di Francesco I 12.Le guerre di religione 13. La notte di San Bartolomeo Le guerre di religione in Francia 14.La guerra dei tre Enrichi INGHILTERRA 15.I Tudor 16. L’età elisabettiana 17. Pirati e corsari (Enciclopedia) 18. L'Inghilterra di Elisabetta
Fu l'insieme di conflitti che si svolsero tra il 1618 e il 1648 in Europa e comportarono profondi mutamenti degli assetti politico-economici. Le origini di questa lunga guerra vanno ricercate nel vigore assunto dal protestantesimo dopo la Pace di Augusta (1555), nel deciso atteggiamento antiprotestante della Chiesa e dei principi cattolici sotto la spinta della Controriforma, nei conflitti generati negli equilibri europei dalla posizione centrale della Germania e quindi nelle tensioni politiche, religiose e costituzionali all’interno dell’Impero, manifestatesi già con la formazione nel 1608-09 di alleanze contrapposte dal punto di vista religioso. [...]
Contenuti: 1.Lo scontro tra Cattolicesimo e Protestantesimo 2. La Guerra dei Trent'anni 3.Le ragioni alla base del conflitto 4. La frammentazione della Germania 5. Le proteste in Boemia 6.La defenestrazione di Praga 7. Fase I: il periodo boemo-palatino 8. Fase II: il periodo danese 9. Cristiano IV di Danimarca (Enciclopedia) 10. Fase III: il periodo svedese 11. Fase IV: il periodo francese (Richelieu) 13. La Pace di Vestfalia 14.Documentario RAI
[... Lo stato assoluto o assolutismo] caratterizzò le monarchie europee tra il XVI e il XVIII sec. e si realizzò attraverso una serie di processi, tra loro collegati: la creazione di una burocrazia che faceva capo al sovrano; il disciplinamento dei comportamenti della nobiltà, anche attraverso la creazione di una corte che si poneva come centro politico e culturale del Paese; l’affermazione del sovrano a spese dei residui poteri feudali e delle istituzioni ecclesiastiche; la mobilitazione degli apparati statali nelle grandi guerre dell’epoca. Pur nella concomitanza dei processi, è possibile individuare significative differenze tra le varie realtà. [...]
Contenuti: 1. Lo Stato sono io! 2.L’affermazione dell’assolutismo in Francia 3. Approfondimento: il periodo dell'Assolutismo (Enciclopedia) 4. Luigi XIII e il cardinale Richelieu 5. I provvedimenti di Richelieu 6. L’Europa ai piedi di Richelieu 7.Il cardinale Mazzarino 8. Il Cardinal Mazzarino, l' italiano che fece grande la Francia(«La Repubblica») 9.La rivolta della Fronda • La Fronda (Enciclopedia) 10.Luigi XIV, il Re Sole 11. La maschera di ferro: l’assolutismo del Re Sole 12. La politica fiscale di Luigi XIV • Il colbertismo (Enciclopedia) 13. La politica religiosa di Luigi XIV 14. La cappella reale (Parigi) 15. Versailles, la gabbia dorata 16. Quanto era rigida (e affascinante) l'etichetta a Versailles «Huffington Post» • La giornata del re Sole www.baroque.it 17. Vita a Versailles 18. Le amanti di Luigi XIV 19.Le amanti nell'epoca barocca www.baroque.it 20. L’espansione militare di Luigi XIV 21. La Lega di Augusta 22. La Grande alleanza (Enciclopedia) 23. La monarchia immobile
La Rivoluzione Inglese scoppia nel 1642, quando Carlo I si rifiuta di garantire al parlamento una convocazione periodica. Ci troviamo, perciò, di fronte a due schieramenti in lotta tra di loro: a un lato i cavalieri, sostenitori del re, dall'altra le "teste rotonde", sostenitori del parlamento. La guerra civile dura sette anni, al termine dei quali, nel 1649, risultano vincitrici le teste rotonde guidate dal condottiero Oliver Cromwell. Dopo un processo, il re Carlo I viene decapitato. Nel 1651 Cromwell definisce i rapporti di commercio tra le colonie e la madrepatria, secondo cui esse possono soltanto commerciare attraverso navi inglesi. [...] Carlo II, salito al potere dopo la morte di Oliver Cromwell, governa fino alla propria morte, avvenuta nel 1685. Quando il suo successore, il fratello Giacomo II, manifesta l'intenzione di fare ritorno all'assolutismo, il parlamento offre il titolo di re al marito della figlia dello stesso Giacomo II, l'olandese Guglielmo d'Orange. È la prima volta nella Storia che un parlamento decide di deporre in modo pacifico un re e di nominarne un altro. [...]
Contenuti: 1.La nascita della monarchia costituzionale 2.La dinastia Stuart 3. Il regno di Carlo I 4. Il primo scontro tra gli Stuart e il Parlamento 5. Carlo I prima della battaglia di Edgehill 6.La guerra civile e la morte del re 7.Cromwell e la Repubblica 8.La rivoluzione e gli estremismi 9.La restaurazione Stuart 10. La monarchia costituzionale 11.La "Glorious Revolution" (p.1) 12.La "Glorious Revolution" (p.2) 13. Il potere del Parlamento
[...] Un indubbio e non invidiabile primato del Seicento furono gli aggravi fiscali. Quasi tutti gli stati dell’epoca dovettero fronteggiare la necessità di denaro per colmare le voragini apertesi nelle pubbliche finanze a causa delle spese militari o per il mantenimento di corti sempre più sfarzose e di elefantiaci apparati burocratici. E poiché i governanti non volevano o non potevano eliminare i privilegi fiscali dei nobili e del clero non restava altra soluzione che scaricare le tasse su artigiani, piccoli proprietari terrieri e commercianti al minuto, col risultato di colpire i consumi popolari e l’economia nazionale nel suo insieme. Inoltre la riscossione delle imposte era generalmente concessa in appalto a esattori che anticipavano l’importo all’erario e che poi si rifacevano con ogni genere di vessazione nei confronti dei morosi e degli insolventi. [...]